Rogue One: A Star Wars Story di Gareth Edwards

 

«Le ribellioni si fondano sulla speranza». Partiamo da qui. Da quell’atto di Fede perfino scontato ma capace di immergerci nelle polveri belliche di un conflitto spettrale tra gli angoli più bui dell’universo di George Lucas. Più dark e ricco d’azione come mai nessuno dei suoi 7 predecessori aveva fatto, Rogue One porta l’estetica dei combattimenti da guerra nell’estetica dell’amata space opera del 1977. Capace di (ri)funzionalizzare i riferimenti alla prima trilogia per destinarli alla più classica, e ‘sacrosanta’, delle missioni impossibili. Una posizione simbolica, vuoi dall’eroismo leggendario, che proclama con eversiva ed irrequieta forza la sua indipendenza all’indomani della sterile agiografia firmata J.J. Abrams. Senza dimenticarsi, però, di evocare ancora quelle atmosfere, quei tramonti, quei paesaggi mozzafiato o desolanti, quei fantasmi di morte pronti a risorgere in nuove albe oscure e non negare la caducità a niente e a nessuno.

Ambientato anni prima gli eventi narrati in Star Wars Episodio IV: Una Nuova Speranza, questo prequel si inoltra in nuovi territori, esplorando il conflitto galattico da una diversa angolatura, benché, mantenendo una certa familiarità con l’universo di Guerre Stellari. La storia è di quelle straordinarie, che raccontano di un gruppo (improbabile) di eroi che intraprendono, in un periodo buio della galassia, una missione per sottrarre i piani della più potente arma di distruzione di massa mai ideata dall’Impero: la famigerata Morte Nera.

rogue one protagonista felicity star wars

Gareth Edwards rimette così al centro della galassia il Lato Oscuro della Forza, arricchendo il suo intrattenimento colossale con vibranti momenti poetici: di ribelli, cause – più o meno solitarie – e tanti cuori che battono, di passati (lontani lontani…) che crashano e, finalmente, spianano la strada a chi verrà ‘dopo’. Tracce di bel cinema slegate quanto basta dalla saga originale ma perfettamente incastonate nella storyline di Star Wars. Che il talento visivo di Edwards libera in un finale orchestrato tra forme e volumi dall’impressionante impatto, ripensando il suo spin-off come a un crocevia di generi, dalle radici western al più carnale e polveroso dei war-movie (quasi un viet-movie fra le stelle). Uno spazio cinematografico sopra il quale si rimane appesi, aggrappati all’abisso, per tornare a guardare in superficie il piacere dell’immaginazione. Ora abbiamo un vero prequel al quale tenere. Di padri, in figli e verso nuove rivoluzioni fondate sulla speranza.

Rogue One: A Star Wars Story

  • Regia: Gareth Edwards
  • Cast: Felicity Jones, Diego Luna, Ben Mendelsohn, Mads Mikkelsen, Riz Ahmed, Forest Whitaker
  • USA 2016

Trailer di Rogue One: A Star Wars Story

Francesco Bruni

Lynchiano di spirito, Malickiano di adozione, mi cimento con la 7 Arte da quando possiedo memoria. Ho collaborato con diverse testate online, esplorando il cinema in tutte le sue forme, prodigandomi nella tecnica audiovisiva come nella scrittura di critica giornalistica. DaDamovie è il mio primo blog cinematografico.
 

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