Rampage – Furia animale di Brad Peyton

 

Rampage – Furia animale è un film del 2018 diretto da Brad Peyton. Ispirato all’omonimo videogioco, genere picchia-duro, del 1986 creato dalla azienda statunitense Midway Games, fondata nel 1958. Lo scopo del gioco era quello di annientare le principali città americane usando 3 diversi personaggi. I personaggi con cui si poteva iniziare l’avventura erano George, un gigantesco gorilla, Lizzie, un dinosauro lucertola gigante, ed infine Ralph, un lupo mannaro gigante.

Il videogame ebbe un successo tale da far sì che nel 1987 venne distribuito per computer a 8 bit un’imitazione dal titolo “Ramparts”. L’ambientazione era medievale e al posto degli animali, c’era come protagonista un cavaliere gigante, sprovvisto di armatura, il quale, a mani nude, doveva distruggere le fortificazioni nemiche (infatti il termine “ramparts” indica proprio quest’ultime). Anche questo gioco avrà una sua fortuna, tanto che riuscirà a giungere su Gameboy Advance con il titolo “Gauntlet / Rampart”.

Rampage - Furia animalePerché “Rampage” avrà così fortuna da far uscire ben altri 5 videogiochi: nel 1997 “Rampage World Tour”, nel 1999, per Nintendo 64, PlayStation e Game Boy Color, “Rampage 2”, nel 2000 “Rampage Through Time”, nel 2001 “Rampage Puzzle Attack”, infine, nel 2006, uscito solamente negli USA per WII, Playstation2 e Gameboy Cube, “Rampage Total Destruction”. Il videogioco rappresenta la sublimazione dell’indole distruttiva insita in ognuno di noi. Nella versione del gioco distribuito da Atari, è possibile scegliere un quarto personaggio, Larry, un ratto gigante.

Il disaster movie diretto da Peyton racconta, invece, la vicenda di Davis Okoye (Dwayne Johnson), un esperto primatologo, che predilige l’amicizia animale a quella umana. Suo migliore amico è George, una scimmia albina, a cui ha insegnato il linguaggio dei segni per comunicare. Un rapido flashback ripercorre l’inizio della loro amicizia, per Davis sono gli esseri umani i veri animali perché possono ferirti in vari modi, mentre gli animali o ti vogliono bene o ti sono ostili.

Questo aspetto è visibile anche nel disinteressamento di Davis nei confronti di una sua aitante collega (Breanne Hill). Tutto però cambia quando a causa di un’inalazione di una sostanza aliena, 3 animali, Lizzie un coccodrillo, Ralph un lupo e il gorilla George iniziano a crescere in modo inverosimile. Ma non si alternano solamente le dimensioni, cambia anche il carattere. George che non avrebbe mai fatto del male a nessuno, ora si ritrova a uccidere un orso grizzly. La trama segue quella del videogioco, i 3 animali iniziano a distruggere tutto ciò che incontrano. Riuscirà Davis e le forze armate a fermarli?

Nel film non mancano gli stereotipi: sono presenti l’eroe (Davis), la bella, che nel film non è una ragazza, ma una scimmia, i cattivi, l’anti-eroe spocchioso ma dal cuore tenero (un Jeffrey Dean Morgan dallo sberleffo sadico che sembra precipitato dal mondo di The Walking Dead).

Rampage non si discosta dal classico blockbuster americano, un giocattolone puramente realizzato per soddisfare il pubblico medio pagante con scene di violenza e una quantità inverosimile di effetti speciali. La trama inizialmente iconoclasta, inizia a farsi interessante con la crescita degli animali. La recitazione degli attori è sopra le righe, abbracciando a piene mani tutti i topoi legati al genere. L’unico che riesce a uscire dall’oblio e a farsi notare è proprio Dwayne Johnosn, che si mette in mostra grazie alle sue espressioni slapstick e battute a bruciapelo, racchiuse dentro una leggerezza mai pedante né troppo caricaturale. Il film non ha grandi pretese se non quella di far passare una buona ora e mezza di pura spensieratezza, grazie alle roboanti distruzioni di massa ben supportate dalla colonna sonora di Andrew Lockington.

Rampage – Furia animale

  • Regia: Brad Peyton
  • Cast: Dwayne Johnson, Naomie Harris, Malin Akerman, Jeffrey Dean Morgan
  • USA 2018

Trailer di Rampage – Furia animale

Matteo Platania

L’amore per il cinema d’animazione deriva da un evento avvenuto circa 15 anni fa: la visione del film “La città incantata” di Miyazaki. Da quel momento decisi di recuperare più film d’animazione giapponese possibili, fino ad avere un mio bagaglio culturale. L’amore per il genere d’animazione mi accompagna fin da piccolo ed ora voglio sviluppare tutto il mio potenziale scrivendo recensioni

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